Io, in qualità di presidente del consiglio d'istituto scuola comunale per l'infanzia "F. Crispi", gli ho consegnato un documento, con preghiera di porre, nel suo programma, particolare attenzione al mondo della scuola:
Gentile dott. Marino,
I genitori della
scuola comunale dell’Infanzia F. Crispi, via A.G. Barrili 15, desiderano
portare alla sua attenzione alcune problematiche attinenti il mondo della
scuola, alle quali, pur consci delle
estreme difficoltà economiche che il Paese attraversa, siamo certi saprà dare
un’adeguata risposta, in caso fosse eletto Sindaco di Roma:
La scuola pubblica, in quanto tale, dovrebbe essere in
grado di offrire ai suoi utenti servizi pubblici a costi adeguati. Non è più
sostenibile la contribuzione dei genitori per l’acquisto di carta igienica,
risme di fogli e, persino, il pagamento delle quote relative allo svolgimento
di attività scolastiche (es. psicomotricità, musica, drammatizzazione, ecc.).
Si consideri che tali elargizioni rappresentano un’ulteriore tassazione
occulta, con notevole aggravio della già opprimente pressione fiscale;
La retta per la mensa scolastica in un solo anno (2010) è
crescita del 100%, senza che il servizio sia migliorato in pari misura. I menù dovrebbero, inoltre, tener presenti i
gusti dei bambini e non, solamente, le fredde indicazioni di burocrati
(dovrebbero, a tal proposito essere consultate le commissioni mensa formate da
rappresentate dei genitori);
La struttura scolastica che ospita il suddetto istituto è
estremamente fatiscente e bisognosa, quindi, di interventi strutturali per il ripristino
degli standard minimi di decoro e sicurezza;
Infine, attraverso veri tagli agli sprechi della spesa
pubblica, andrebbero reperite le risorse necessarie a modernizzare le scuole
pubbliche di Roma, in armonia, non solo con il resto dell’Europa, ma anche con
il nord del nostro Paese (computer, tablet, nuovi banchi, ecc.).
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